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Come redigere il testamento olografo

DOMANDA: Sono una persona anziana e tra un paio di settimane dovrò subire un intervento chirurgico. Sono sposata, ho due figli adulti ed ho un’amica da una vita, a cui sono molto legata. Vorrei scrivere un testamento prima di entrare in ospedale, per lasciare qualcosa a tutti, però vorrei non sbagliare. E preferirei evitare di andare dal notaio anche perché ho difficoltà a muovermi. Il mio scopo è evitare che se dovessi morire, i miei parenti litighino e facciano cause. Cosa consiglia?

COSA DICE LA LEGGE: La soluzione più veloce ed ideale è quella di redigere un testamento olografo, così come regolato dall’art. 602 del Codice Civile.

In particolare, è necessario che il testamento sia compilato direttamente e in ogni sua parte di pugno dal testatore, ovvero da lei, senza utilizzare computer, macchine da scrivere, dettature a soggetti terzi, ecc.. E’ necessario, infatti, che non vi siano dubbi circa la provenienza del testo scritto a mano. La sottoscrizione deve essere apposta alla fine del testo, preferibilmente indicando sia il nome che il cognome. Deve, altresì, riportare la data completa, ovvero giorno, mese ed anno. Il luogo non è necessario.

Questo per quanto attiene ai requisiti di forma. Per quanto riguarda, invece, i requisiti di contenuto affinché un testamento non sia impugnabile, è necessario che le sue disposizioni non ledano le quote di legittima. In buona sostanza, il Codice Civile indica, agli articoli 536 e seguenti, una serie di soggetti (coniuge, figli, genitori e fratelli), indicati come “legittimari”, a cui la legge riserva una quota di eredità che non può essere modificata in nessun caso dal testatore. Una parte della sua eredità, pertanto, dovrà essere in ogni caso lasciata a suo marito ed ai suoi figli.

Il principio vale anche qualora lei decidesse di lasciare un singolo bene, e non una quota di eredità, ad un determinato soggetto, in quanto è necessario che il valore del lascito non sia talmente alto da andare a ledere le quote spettanti ai legittimari. Anche in tale ultimo caso, infatti, il testamento diverrebbe impugnabile.

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